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Visitare Sperlonga...
Sul mare amato da Tiberio
L’antico borgo di Sperlonga situato su uno sperone di roccia è un agglomerato di case, piazzette e labirinti di vicoletti, che scendono al mare, dove perdersi per poi sbucare su uno dei tanti belvedere ed ammirare il tramonto sul Circeo.
Sulle orme di Tiberio
Da una visita nel Museo archeologico di Sperlonga l’occasione per un affascinante viaggio virtuale tra i fasti e gli ozi dell’imperatore romano.
Punto d’arrivo era una villa meravigliosa, da lui fatta edificare, a ridosso di una spiaggia e di un piccolo promontorio.
Villa di Tiberio
Visitando all’esterno l’area archeologica, ai resti di terme o di acquartieramenti per la truppa imperiale, si aggiunge il sottofondo sonoro dell’infrangersi delle onde e l’olfatto è sollecitato dal profumo del mare e della macchia mediterranea.
Museo
Mentre ci si aggira tra i reperti scultorei custoditi nelle sale del museo annesso all’area della villa, si rivivono alcuni episodi narrati da Omero nell’Odissea come quello di Ulisse e i suoi compagni che accecano il gigante Polifemo.
... e dintorni
Giardino di Ninfa
Una visita alle rovine di Ninfa, 60km da Sperlonga, è un ritorno al passato che soddisfa le curiosità degli storici e concede emozioni ai naturalisti. Dati certi d’insediamento stabile si hanno già in età romana, quando fu costruito un tempio sulle rive di un laghetto dedicato alle ninfe ed il fiume che da lì nasceva fu chiamato Nympheus.
Info: Fondazione Caetani
Ninfa
Tra le essenze del giardino di Ninfa, che si estende su 1852 ettari ed è divenuto nel 1976 Oasi naturalistica protetta, evidenziamo cipressi, cedri, pini (provenienti anche dal Messico) salici, oltre 28 specie e varietà di aceri, noce americano, betulle, faggi, agrifoglio, magnolie, calicanto, clematidi, camelie, oltre 2500 varietà di rosacee.
Terracina
Terracina è una delle città più grandi del litorale pontino, situata a circa 15km da Sperlonga. La città è dominata dal suggestivo Tempio di Giove Anxur del II secolo a.C., dal quale si può ammirare una vista che spazia dal Circeo al golfo di Napoli. Nella parte alta ci si ritrova a Piazza del Municipio, dove si affaccia l’antichissima Cattedrale di San Cesareo, struttura risale al V – VI secolo a. C.
Ancora integri il basolato e il marciapiede dell’antica Via Appia, che un tempo delimitava il Foro Emiliano.
Gaeta
La città di Gaeta, 15km da Sperlonga, descritta come la Città delle Cento Chiese è costruita in cima a un promontorio che domina il golfo. Il centro storico di Gaeta, di origine medievale, conosciuto come Gaeta Vecchia, è un insieme di stradine e vicoli stretti. Da vedere il Santuario della Santissima Annunziata, ed il Tempio di San Francesco. Si tratta probabilmente di una delle chiese più belle della città.
Gaeta
La Cattedrale è una delle “cento chiese”, che si trova all’interno del quartiere medievale. Nella basilica venne incoronato Papa Gelasio II (1118-1119).
Il luogo che più rappresenta Gaeta è la Montagna Spaccata. Leggenda vuole che quando Gesù Cristo morì sulla croce il velo del Tempio di Gerusalemme si squarciò provocando tre profonde fenditure nella roccia, che oggi è conosciuta come la Montagna Spaccata di Gaeta.
Grotte di Pastena
A 40km circa da Sperlonga, appena oltre il confine che separa la provincia di Latina da quella di Frosinone si trova Pastena, castello d’origine volsca, risorta nel 1227 con il dominio della stirpe dei Del Drago. A rendere celebre questa località è la presenza nei suoi dintorni di alcune grotte di origine carsica. La scoperta di tale bellezza naturale si deve, all’inizio del ‘900, all’opera del barone romano Carlo Franchetti.
Info: Grotte di Pastena
Sulle orme di Tiberio
Da una visita nel Museo archeologico di Sperlonga l’occasione per un affascinante viaggio virtuale tra i fasti e gli ozi dell’imperatore romano.
Punto d’arrivo era una villa meravigliosa, da lui fatta edificare, a ridosso di una spiaggia e di un piccolo promontorio.
Sulle orme di Tiberio
Mentre ci si aggira tra i reperti scultorei custoditi nelle sale del museo annesso all’area della villa, si rivivono alcuni episodi narrati da Omero nell’Odissea come quello di Ulisse e i suoi compagni che accecano il gigante Polifemo.
Sperlonga molto di più
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